Piagnistei e occupazione militare

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di Salvo Barbagallo

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Ci sono cose pericolose in Casa nostra, ma sono cose pericolose di casa loro, però i nostri (cosiddetti) governanti di queste cose che sono di altri pur essendo in Casa nostra non si sono mai occupati. E avrebbero dovuto. Facciamo giochi di parole?, no di certo, facciamo riferimento a “cose” serie, molto serie come la Sigonella made in USA, il MUOS made in USA, e tutte le Station (note e ignote) made in USA che occupano il territorio siciliano senza che mai i Siciliani abbiano potuto esprimere in merito la loro volontà, in un senso o in un altro. Quindi stiamo parlando di cose serie in quanto una occupazione militare, anche se deriva da “accordi”, da (presunte) alleanze fra governi, una occupazione militare che non ha mai tenuto conto della volontà degli abitanti del territorio, è una occupazione imposta e basta!

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sigon4Il premier Matteo Renzi ha affermato a voce alta “Sul Sud basta piagnistei”: ha ragione a esprimersi in questi termini nella misura in cui non ha motivo di tenere conto della grave situazione esistente poiché chi lo rappresenta al Sud piagnistei non ne fa in quanto campa magnificamente, e tutto ciò che è fuori dalla sua cerchia non ha alcuna rilevanza. Bene: rimaniamo con i nostri piagnistei, ma sarebbe ora che i Siciliani incominciassero a presentare al governo il conto direttamente, senza avvalersi della “consulenza” di chi ufficialmente li rappresenta (?), costoro asserviti così come sono alla Capitale Roma. E il primo “conto” da pagare ai Siciliani riguarda, per l’appunto, l’occupazione militare della Sicilia da parte degli Stati Uniti d’America. Ci sono accordi che il governo italiano deve rispettare? Che importanza possono avere gli accordi quando ciclicamente vengono disattesi “a convenienza”. I Siciliani non hanno mai firmato “accordi” che autorizzano la massiccia presenza militare USA nel proprio territorio. Si dirà: gli accordi li ha fatti il governo italiano e la Sicilia non ha voce in capitolo. E’ vero: formalmente la Sicilia (fino ad ora) è parte integrante dell’Italia, ma il premier Renzi questo “dettaglio” lo ricorda quando gli conviene, e quando non gli conviene è sufficiente una frase per tacitare tutti: “Basta con i piagnistei!”. Se non fossimo educati, dovremmo rispondere con un “va a fare…la pipì”, per non dire altro di più volgare…

sigon2Dunque, ci sono cose pericolose in Casa nostra, ma sono di casa loro. Cose che il premier Matteo Renzi preferisce ignorare e coloro che lo rappresentano (fantocci?) probabilmente non sanno neanche di cosa stiamo parlando. L’ignoranza – verità assoluta– è una gran brutta cosa. Di che stiamo parlando? Stiamo cercando di dire che i Siciliani vivono su un’enorme polveriera, stiamo affermando che in Sicilia c’è (forse?) l’arsenale a più alto potenziale che gli Stati Uniti d’America posseggono in questa parte del mondo, un arsenale che è solo loro e la cui consistenza probabilmente è ignota agli stessi organismi militari italiani in quanto controllato solo da loro, dagli americani.

sigonLa Sicilia non è una colonia degli USA, la Sicilia è semplicemente occupata dagli USA che del territorio ne fanno l’uso che più ritengono opportuno. Ci sono depositi di armamenti nucleari a Sigonella? Se ci sono, presumibilmente lo sanno solo loro perché se lo sapessero gli “italiani” di Matteo Renzi quasi sicuramente inviterebbero il premier a espatriare proprio negli USA. La Sicilia è quella dei “piagnistei”? Non lo crediamo: la Sicilia è l’Isola della rabbia che non si può esprimere, così come è compressa dalle necessità della sopravvivenza quotidiana, grazie a politici e governanti asserviti alle logiche del potere romano (e oltre).

sigon1Se il premier Matteo Renzi fosse veramente “sincero” dovrebbe tenere conto di cosa è veramente la Sicilia, cosa rappresenta veramente la Sicilia oggi e, di conseguenza, riequilibrare e reimpostare le sue valutazioni prima di esternarle. Soprattutto, alla luce dell’attuale esplosiva situazione nell’area del Mediterraneo, Renzi dovrebbe studiare e riconsiderare accordi e Trattati internazionali militari che (forse) non ha mai letto e dopo spiegare ai Siciliani cosa ha significato e significa da cinquant’anni a questa parte l’inquietante occupazione militare statunitense nella Terra della mafia, degli abusi governativi e dello sfruttamento altrui.

I piagnistei? Sono solo le “bugie” non stop di Renzi. I Siciliani (anche se non tutti) un po’ di dignità riescono ancora a mantenerla.

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